Poliomelite, ultimo atto
La campagna globale per l’eliminazione della poliomielite è iniziata nel 1988. Da allora la polio è scomparsa dall’emisfero occidentale e dall’Europa, ma ogni anno il virus colpisce ancora con danni permanenti i bambini in Asia e in Africa. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2011 i casi naturali della malattia in tutto il mondo sono stati 650.
Per eliminare completamente la polio è però necessario cambiare l’attuale programma di vaccinazione, perché un componente del vaccino più usato provoca più casi di polio di quanti ne prevenga.
Si tratta del vaccino orale, che usa virus attenuati per suscitare l’immunità da tre ceppi di polio, ma in rari casi i virus attenuati del vaccino tornano ad essere patogeni. Un vaccino alternativo più sicuro, ma anche più costoso, usato nelle nazioni più ricche, si basa su virus inattivati o “uccisi” e richiede un’iniezione.
A breve l’Assemblea Mondiale della Sanita’ dovrebbe approvare un piano per ridurre i casi di polio collegati al vaccino e accelerare gli sforzi per la definitiva eliminazione della malattia.
Per evitare che la poliomielite continui a paralizzare ancora bambini nel mondo, occorre elaborare strategie sicure per un cambio rapido del tipo di vaccino.