Più cibo meno energia
Produrre più cibo con meno energia e quindi con meno emissioni di gas serra è possibile, ma sono necessari cambiamenti nelle tecniche agricole, nelle politiche e nei comportamenti delle persone.
Il 10% del consumo energetico serve a produrre, distribuire, lavorare, preparare e conservare gli alimenti di origine vegetale o animale.
L’uso dell’energia si può ridurre trasformando in elettricità i rifiuti agricoli; adottando nuove tecniche agricole come l’irrigazione a goccia, la semina senza lavorazione, il livellamento laser dei campi e macchinari con GPS, riducendo gli alimenti scaduti e sprecati, che ammontano al 25—30% di quelli prodotti, e mangiando meno carne, la cui produzione richiede molta energia.
Le stesse misure porterebbero, inoltre, vantaggi sia alla nostra salute, sia a quella dei nostri ecosistemi.
Come ha dimostrato la rivoluzione verde, i grandi cambiamenti si possono realizzare in tempi relativamente brevi, in pochi decenni. E possono essere straordinari, raggiungendo risultati molto migliori di quelli previsti.