Clima estremo: di chi è la colpa?
Ad ogni Tg accade sempre più spesso di essere bersagliati da notizie relative ad eventi meteorologici disastrosi, che si lasciano alle spalle vite umane, animali e vegetali perse e danni economici ingenti.
Ma siamo davvero in presenza di un aumento del numero e della violenza di questi fenomeni o si tratta solo di un’impressione dovuta al fatto che, essendo la nostra società a connessione globale, il flusso delle notizie è maggiore e la popolazione si addensa oggi in zone più vulnerabili rispetto al passato? E ancora, se c’è un aumento, è legato al riscaldamento climatico in atto?
Depurati tutti i dati disponibili dagli elementi non significativi, resta chiaramente confermato l’aumento degli eventi estremi e due ricercatori tedeschi hanno analizzato gli episodi dell’ultimo decennio, chiedendosi quanti di tali episodi siano attribuibili al recente riscaldamento globale.
L’ultimo decennio ha visto le temperature più alte degli ultimi 150 anni; il riscaldamento aumenta l’evaporazione del suolo terrestre e ciò favorisce l’aumentare dei periodi secchi, mentre l’evaporazione dei mari fornisce più vapor d’acqua ed energia all’atmosfera favorendo la violenza dei fenomeni convettivi. Tuttavia, in un sistema complesso come il clima, è necessario utilizzare dei modelli capaci di descrivere i cambiamenti in tutto il sistema. Un modello di questo tipo è stato elaborato dai ricercatori tedeschi e il risultato raggiunto si può così riassumere: le ondate di calore e gli eventi estremi di precipitazioni sono attribuibili in gran parte al recente riscaldamento globale.
Clima estremo: di chi è la colpa?
