Alla ricerca di pianeti solitari
Pianeti solitari, vagabondi, perché questo è il significato del termine “pianeta”, che, espulsi dai sistemi di origine, erranti nello spazio, potrebbero essere stati catturati da altre stelle della Via Lattea.
Questo è lo scenario proposto da uno studio condotto dall’Università di Pechino; infatti, le simulazioni hanno mostrato che alcuni pianeti, dopo essere stati espulsi dai loro sistemi planetari d’origine, possono essere intercettati dalla forza gravitazionale di una stella ed entrare così a far parte di un nuovo e diverso sistema planetario.
Il risultato ottenuto potrebbe spiegare l’esistenza di pianeti a grandissima distanza dalla stella principale o l’esistenza di sistemi formati da due soli pianeti.
Alla ricerca di pianeti solitari.
Il contesto scandagliato da questa ricerca è quello dei giovani ammassi stellari, in cui l’evoluzione, ancora agli inizi, dei sistemi planetari li rende affollati, gravitazionalmente instabili e con la tendenza all’espulsione di alcuni membri nello spazio.
Assumendo che il numero dei pianeti solitari e vagabondi sia pari al numero delle stelle, lo studio mostra che dal 3 al 6 per cento delle stelle può catturare un pianeta prima o poi.
Tuttavia, manca una prova chiara di pianeti catturati da altre stelle: forse anche il Sole ha un pianeta, piccolo e vagabondo, in orbita molto più lontano di Plutone.
