DAL BACO DA SETA AL MIRACOLO MEDICO
Per un millennio i mercanti hanno comprato il prezioso tessuto dal lontano Oriente, percorrendo la via della seta che arrivava in Europa, dove questo filato, bellissimo e resistente, era usato per confezionare splendidi abiti.
Oggi i bioingegneri mescolano le fibre proteiche naturali ottenute dal baco da seta con enzimi e semiconduttori. Poi lavorano questi fili modificati a diverse temperature, acidità e deformazioni per creare materiali nuovi con proprietà straordinarie.
I medici preferiscono le suture in seta, perché sono resistenti e compatibili con il tessuto umano e non rigettate dal sistema immunitario; sono prodotti piccoli tubi sottili, vasi sanguigni artificiali, da usare come innesti per sostituire sezioni di arterie ostruite o malate; ingegneri producono materiali elettronici e fotonici, modellando metalli o sottili pellicole sulla superficie della seta, che nel prossimo futuro i medici potrebbero inserire nel cervello per curare l’epilessia o le lesioni del midollo spinale.
Anche i progressi della genetica sono a portata di mano: a settembre del 2010 scienziati del Michigan hanno annunciato di aver modificato il DNA dei bachi da seta per produrre seta di ragno, che ha un carico di rottura maggiore rispetto a quello della seta del baco e potrebbe migliorare la qualità dei legamenti artificiali o addirittura prodotti come i giubbotti antiproiettile.
Dal baco da seta al miracolo medico
