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LE GALASSIE PERDUTE

Secondo le stime più recenti l’Universo osservabile contiene 200 miliardi di galassie: gli astronomi si chiedono perché siano così poche.

Dimentichiamo la materia oscura! Anche la materia ordinaria dell’Universo (o barionica) è ricca di misteri.

Perché solo una piccola frazione di esa è contenuta nelle galassie? Che fine ha fatto il resto?

L’ipotesi più accreditata è che gran parte della materia ordinaria sia intrappolata in giganteschi filamenti gassosi, definiti mezzo intergalattico caldo – tiepido, difficili da individuare direttamente.

La formazione delle galassie è un processo abbastanza inefficiente, poiché quando la materia cade su una galassia questa tende ad espellerne immediatamente gran parte, in un processo detto feed back. Dunque, la materia si muove tra le galassie ed è molto probabile che gli atomi che compongono il nostro corpo abbiano attraversato ciclicamente lo spazio intergalattico nel corso dei 14 miliardi di anni, che rappresentano l’età di questo Universo.

Da un punto di vista, per così dire, sentimentale, possiamo ritenerci tanto fortunati, per puro caso, da esistere in un’epoca in cui i barioni che costituiscono la Terra e tutto ciò che vi si trova intorno hanno assunto una forma fredda e stabile. Ma non sarà sempre così: fra circa cinque miliardi di anni la morte del Sole ci ridurrà in cenere e disperderà gradualmente i detriti ricchi di elementi pesanti, restituendoli al mezzo interstellare.

A meno che gli esseri umani non riescano ad eludere il ciclo acquisendo la capacità tecnica di uscire da Sistema Solare, le ceneri di tutto ciò che esiste sulla Terra sono destinate a tornare, arricchite, nel cosmo.

E così il ciclo continua!

Galassie

Galassie

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