TERRA IN VISTA?
Forse è meglio dire Terre in vista. Agli inizi di febbraio sono stati, infatti, 54 i pianeti extrasolari con caratteristiche tali da ricadere nella zona di abitabilità, cioè in condizioni in cui può esistere acqua in forma liquida, annunciati dal team del satellite Kepler della NASA.
Osservando contemporaneamente 100000 stelle è stato individuato un migliaio di pianeti: di tutte le taglie, con temperature, composizioni e caratteristiche orbitali diversissime.
Alcuni sono legati da forze di marea come la nostra Luna e mostrano sempre la stessa faccia alla loro stella, caldissimi da una parte e freddissimi dall’altra; altri hanno composizioni chimiche decisamente curiose: il telescopio spaziale Spitzer ha osservato un pianeta in cui la quantità di carbonio è doppia rispetto a quella di ossigeno. L’atmosfera è probabilmente di metano e le montagne di diamanti.
Studiando la composizione dell’atmosfera dei pianeti extrasolari, potremo capire quali di essi potrebbero essere in grado di ospitare una biologia simile alla nostra.
