Corsa al grande Nord
L’Artico copre il 5% della superficie della Terra, ma, a dispetto di questo piccolo peso geografico, sta ottenendo estrema attenzione, non solo da parte di scienziati, politici e opinione pubblica preoccupati dal cambiamento climatico.
Da quando nel 1979 sono iniziate le osservazioni da satellite, l’estensione della banchisa polare è diminuita del 12% ogni decennio, e i cinque anni appena trascorsi hanno segnato un minimo record. Lo strato di ghiaccio si sta assottigliando e, dunque , sta diventando più vulnerabile all’aumento della temperatura.
Nella regione Artica le temperature stanno crescendo a un tasso doppio rispetto a quello globale. L’effetto di ciò sarà la rapida riduzione estiva della banchisa, rendendo facile l’accesso all’Artico.
Diversi Paesi hanno iniziato a seguire rotte commerciali un tempo inaccessibili e a reclamare con forza la sovranità su zone del fondale artico, sotto le quali si trovano grandi giacimenti di idrocarburi.
Le previsioni dei modelli climatici suggeriscono che buona parte della banchisa estiva scomparirà nella seconda metà del secolo, ma il tasso attuale di scomparsa del ghiaccio è superiore a quello dei modelli elaborati, suggerendo che lo scenario appena descritto potrebbe verificarsi prima di quanto si pensi.
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